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Guccini Francesco - La Fiera Di San Lazzaro
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Guccini Francesco - E Un Giorno...
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Guccini Francesco - 100, Pennsylvania Ave.
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Guccini Francesco - Acque
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Guccini Francesco - Addio
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Guccini Francesco - Addio (Intro)
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Guccini Francesco - Al Trist
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Guccini Francesco - Amerigo
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Guccini Francesco - Antenòr
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Guccini Francesco - Argentina
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Guccini Francesco - Asia
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Guccini Francesco - Auschwitz
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Guccini Francesco - Autogrill
- 14
Guccini Francesco - Autunno
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Guccini Francesco - Ballando Con Una Sconosciuta
- 16
Guccini Francesco - Bisanzio
- 17
Guccini Francesco - Black-Out
- 18
Guccini Francesco - Bologna
- 19
Guccini Francesco - Canzone Dei Dodici Mesi
- 20
Guccini Francesco - Canzone Della Bambina Portoghese
- 21
Guccini Francesco - Canzone Della Triste Rinuncia
- 22
Guccini Francesco - Canzone Della Vita Quotidiana
- 23
Guccini Francesco - Canzone Delle Colombe E Del Fiore
- 24
Guccini Francesco - Canzone Delle Domande Consuete
- 25
Guccini Francesco - Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta
- 26
Guccini Francesco - Canzone Delle Ragazze Che Se Ne Vanno
- 27
Guccini Francesco - Canzone Delle Situazioni Differenti
- 28
Guccini Francesco - Canzone Di Notte
- 29
Guccini Francesco - Canzone Di Notte N. 2
- 30
Guccini Francesco - Canzone Di Notte N. 3
- 31
Guccini Francesco - Canzone Per Anna
- 32
Guccini Francesco - Canzone Per Il Che
- 33
Guccini Francesco - Canzone Per Piero
- 34
Guccini Francesco - Canzone Per Silvia
- 35
Guccini Francesco - Canzone Per Un'amica
- 36
Guccini Francesco - Canzone Quasi D'Amore
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Guccini Francesco - Cencio
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Guccini Francesco - Certo Non Sai
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Guccini Francesco - Che Guevara
- 40
Guccini Francesco - Cirano
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Guccini Francesco - Cristoforo Colombo
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Guccini Francesco - Culodritto
- 43
Guccini Francesco - Di Mamme Ce N'è Una Sola
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Guccini Francesco - Dio è Morto
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Guccini Francesco - Don Chisciotte
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Guccini Francesco - Dovevo Fare Del Cinema
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Guccini Francesco - Due Anni Dopo
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Guccini Francesco - Emilia
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Guccini Francesco - Eskimo
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Guccini Francesco - Fantoni Cesira
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Guccini Francesco - Farewell
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Guccini Francesco - Giorno D'Estate
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Guccini Francesco - Gli Amici
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Guccini Francesco - Gulliver
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Guccini Francesco - Ho Ancora La Forza
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Guccini Francesco - I Fichi
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Guccini Francesco - Il 3 Dicembre Del '39
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Guccini Francesco - Il Bello
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Guccini Francesco - Il Caduto
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Guccini Francesco - Il Compleanno
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Guccini Francesco - Il Frate
- 62
Guccini Francesco - Il Matto
- 63
Guccini Francesco - Il Pensionato
- 64
Guccini Francesco - Il Sociale E L'Antisociale
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Guccini Francesco - Il Tema
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Guccini Francesco - Il Vecchio E Il Bambino
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Guccini Francesco - Incontro
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Guccini Francesco - Inutile
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Guccini Francesco - Inverno '60
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Guccini Francesco - Keaton
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Guccini Francesco - L'Albero Ed Io
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Guccini Francesco - L'Atomica Cinese
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Guccini Francesco - L'avvelenata
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Guccini Francesco - L'Isola Non Trovata
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Guccini Francesco - L'Orizzonte Di K.D.
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Guccini Francesco - L'Ubriaco
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Guccini Francesco - L'Uomo
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Guccini Francesco - La Ballata Degli Annegati
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Guccini Francesco - La Canzone Del Bambino Nel Vento (Auschwitz)
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Guccini Francesco - La Collina
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Guccini Francesco - La Genesi
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Guccini Francesco - La Locomotiva
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Guccini Francesco - La Tua Libertà
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Guccini Francesco - La Verità
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Guccini Francesco - Lager
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Guccini Francesco - Le Ragazze Della Notte
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Guccini Francesco - Lettera
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Guccini Francesco - Libera Nos Domine
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Guccini Francesco - Lui E Lei
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Guccini Francesco - Luna Fortuna
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Guccini Francesco - Milano (Poveri Bimbi Di)
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Guccini Francesco - Mondo Nuovo
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Guccini Francesco - Noi
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Guccini Francesco - Noi Non Ci Saremo
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Guccini Francesco - Non Bisognerebbe
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Guccini Francesco - Nostra Signora Dell'Ipocrisia
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Guccini Francesco - Odysseus
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Guccini Francesco - Parole
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Guccini Francesco - Per Fare Un Uomo
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Guccini Francesco - Per Quando E' Tardi
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Guccini Francesco - Piazza Alimonda
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Guccini Francesco - Piccola Città
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Guccini Francesco - Piccola Storia Ignobile
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Guccini Francesco - Primavera '59
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Guccini Francesco - Primavera Di Praga
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Guccini Francesco - Quattro Stracci
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Guccini Francesco - Quello Che Non...
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Guccini Francesco - Radici
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Guccini Francesco - Samantha
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Guccini Francesco - Scirocco
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Guccini Francesco - Shomér, Ma Mi-llailah?
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Guccini Francesco - Signora Bovary
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Guccini Francesco - Stagioni
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Guccini Francesco - Statale 17
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Guccini Francesco - Talkin' Milano
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Guccini Francesco - Talkin' Sul Sesso
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Guccini Francesco - Tango Per Due
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Guccini Francesco - Ti Ricordi Quei Giorni
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Guccini Francesco - Un Altro Giorno E' Andato
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Guccini Francesco - Una Canzone
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Guccini Francesco - Vedi Cara
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Guccini Francesco - Venerdì Santo
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Guccini Francesco - Venezia
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Guccini Francesco - Via Paolo Fabbri 43
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Guccini Francesco - Vite
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Guccini Francesco - Von Loon
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Guccini Francesco - Vorrei
Keaton
Guccini Francesco
naturalmente perchè non sorrideva mai,
mentre noi ci ammazzavamo di risate
a vederlo là, come un parafulmine, dritto contro un cielo di guai;
guai di tasca a violoncello, guai d' amore,
guai da vita distratta e disperata
che ricamavano dentro al suo stupore
una tela affascinante, ma un po' troppo delicata...
Keaton si presentò come un jazzista,
appassionato e puro, in stile Rete Tre,
coi pregiudizi di chi si sente artista
perchè non faceva soldi, lui, con le canzoni, come me,
ma non mi accompagnava poi malvolentieri,
eravamo due grandi acrobati della malinconia
e poi, poi dobbiamo farne di mestieri
noi che viviamo della nostra fantasia...
Parlavamo poi molto in quelle sere,
in qualche bar, dopo il concerto, insonni e morti,
di politica, ciclismo, storie vere
e di come i "Weather Report" erano forti
e di come era importante fra la gente
non essere solo musica e parole
e di come era importante che la gente
non fosse una massa di persone sole...
Ah, Keaton, Keaton, che fine hai fatto, Keaton?
Sei poi andato in malora, Keaton?
Lo sai che ti sto venendo a cercare?
Keaton, ah, Keaton, perchè stanotte, Keaton,
proprio stanotte, Keaton, avrei bisogno di sentirti suonare...
S' illuminava poi come di colpo
lungo l' effimero consueto di una sera,
s' illuminava di una gioia grande
quando si avvicinava a una tastiera
e preferiva quelle un poco usate,
quelle in cui tutti mettono le mani,
quelle ingiallite dal tempo, un po' scordate
dall' ignoranza e dalla passione degli umani...
E poi una volta abbiamo litigato
per una donna prima sua e poi mia,
lui coi suoi guai, io col mio quasi peccato,
sconfitti entrambi dalla gran malinconia;
ci siamo persi quasi senza una parola,
ma tutti e due con più rabbia che rimpianto,
come i bambini che si fan dispetti a scuola,
come due vecchi che si sono amati tanto...
Poi ho provato a rintracciarlo dappertutto,
chiedendo a più d' un dirigente supponente,
telefonando all'Arci-caccia, all'Arci-tutto,
ma di Keaton sembra non sia rimasto niente.
Se se ne parla è nel ricordo di un momento,
qualcuno dice che l' ha visto, ma lontano,
e tutti, tutti con un gran sorriso spento
come per dire: "Era un ragazzo troppo strano".
Ah, Keaton, Keaton, che fine hai fatto, Keaton?
Se mi vedessi col mio trench stile Bogart, Keaton,
sotto la pioggia che ti vengo a cercare...
Keaton, ah, Keaton, perchè mi manca, Keaton,
questa notte mi manca la tua voglia di star qui a suonare...
E finalmente un chissacchì non mi delude,
forse, però non sa, probabilmente,
è in una provincia lontana come una palude
dai nostri discorsi di suonare fra la gente;
una provincia come una sconfitta,
meno che essere una minoranza dignitosa,
e una palude è certo troppo fitta
di voli di zanzara per suonarci qualche cosa....
Lo trovo e sembra che non sia più Keaton,
anche se è contento di vedermi.
"Sembrava facile toccarlo con un dito", dice,
"ma il cielo ci ha voluto tutti fermi".
E finalmente ride, ma ride tanto ed è ingrassato
e giura troppo che non sta poi male,
il jazz ormai se l' è dimenticato:
ci son parole, tempi e ritmi anche dentro un ospedale...
E nel lasciarmi all' inizio della sera:
"E' come", dice, "alla fine del cinema muto,
c'è il sonoro, non serve una tastiera..."
Ci salutiamo nel silenzio più assoluto...
Ed esco fuori con i miei giornali
e non ho voglia di ridere per niente,
ho un treno che mi aspetta alla stazione,
mi dà fastidio anche il rumore della gente...
Ah, Keaton, Keaton!
Keaton, quello vero, l' ultima volta che l' hanno visto passeggiava
lungo le strade e per il vento di Roma
durante le pause di un film con Franchi e Ingrassia.
Aveva in corpo mille litri di alcool,
la faccia la solita, senza allegria;
si ubriacava ogni giorno con la troupe borgatara
alla faccia della cirrosi epatica,
perchè lui ci teneva al suo pubblico,
più che al suo fegato,
e gli elettricisti sono gente simpatica;
gli urlavano infatti "anvedi s'è forte 'sto Keaton!",
bevendo il bianco misterioso dei colli di Roma
o quello forte del sud che fa assaggiare l' infinito
a tutta la gente di bocca buona...