- 1
Giorgio Gaber - Io non mi sento Italiano
- 2
Giorgio Gaber - Il conformista
- 3
Giorgio Gaber - La libertà
- 4
Giorgio Gaber - Non insegnate ai bambini
- 5
Giorgio Gaber - Sinistra - Destra
- 6
Giorgio Gaber - 1981
- 7
Giorgio Gaber - A mezzogiorno
- 8
Giorgio Gaber - Anni Affollati
- 9
Giorgio Gaber - Finale
- 10
Giorgio Gaber - L'illogica allegria
- 11
Giorgio Gaber - Luciano
- 12
Giorgio Gaber - Mai, mai, mai, Valentina
- 13
Giorgio Gaber - Qualcuno era...
- 14
Giorgio Gaber - Un'idea
- 15
Giorgio Gaber - Al bar casablanca
- 16
Giorgio Gaber - Al termine del mondo
- 17
Giorgio Gaber - Algebra
- 18
Giorgio Gaber - Angeleri Giuseppe
- 19
Giorgio Gaber - Atto I 1° Quadro Effetto Notte
- 20
Giorgio Gaber - Barbera e Champagne
- 21
Giorgio Gaber - Benvenuto il luogo dove
- 22
Giorgio Gaber - Buttare li qualcosa
- 23
Giorgio Gaber - C'è solo la strada
- 24
Giorgio Gaber - C'è Un'aria
- 25
Giorgio Gaber - Canzone dell'appartenenza
- 26
Giorgio Gaber - Canzone della non apartenenza
- 27
Giorgio Gaber - Cerco Un Gesto, Un Gesto Naturale
- 28
Giorgio Gaber - Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
- 29
Giorgio Gaber - Ci sono dei momenti
- 30
Giorgio Gaber - Com'è Bella La Città
- 31
Giorgio Gaber - Così felice
- 32
Giorgio Gaber - Cronometrado il mondo
- 33
Giorgio Gaber - Dialogo I
- 34
Giorgio Gaber - Dialogo II
- 35
Giorgio Gaber - Dialogo III
- 36
Giorgio Gaber - Dialogo IV
- 37
Giorgio Gaber - Dove l'ho messa
- 38
Giorgio Gaber - Due donne
- 39
Giorgio Gaber - E allora dai!
- 40
Giorgio Gaber - E giuseppe?
- 41
Giorgio Gaber - E pensare che c'era il pensiero
- 42
Giorgio Gaber - È sabato
- 43
Giorgio Gaber - E tu me viene a dire
- 44
Giorgio Gaber - E tu non ridere
- 45
Giorgio Gaber - Eppure Sembra Un Uomo
- 46
Giorgio Gaber - Evasione
- 47
Giorgio Gaber - Far finta di essere sani
- 48
Giorgio Gaber - Flash
- 49
Giorgio Gaber - G accusa
- 50
Giorgio Gaber - Gildo
- 51
Giorgio Gaber - Giotto da bondone
- 52
Giorgio Gaber - Giuoco Di Bambini: Io Mi Chiamo G
- 53
Giorgio Gaber - Gli altri
- 54
Giorgio Gaber - Gli intellettuali
- 55
Giorgio Gaber - Gli omini
- 56
Giorgio Gaber - Gli operai
- 57
Giorgio Gaber - I borghesi
- 58
Giorgio Gaber - I mostri che abbiamo dentro
- 59
Giorgio Gaber - I reduci
- 60
Giorgio Gaber - I soli
- 61
Giorgio Gaber - Il bloccato
- 62
Giorgio Gaber - Il cancro
- 63
Giorgio Gaber - Il comportamento
- 64
Giorgio Gaber - Il Contratiempo
- 65
Giorgio Gaber - Il corpo stupido
- 66
Giorgio Gaber - Il corrotto
- 67
Giorgio Gaber - Il delirio
- 68
Giorgio Gaber - Il dente della conoscenza
- 69
Giorgio Gaber - Il desiderio
- 70
Giorgio Gaber - Il dilemma
- 71
Giorgio Gaber - Il febbrosario
- 72
Giorgio Gaber - Il Filosofo Overground
- 73
Giorgio Gaber - Il granoturco
- 74
Giorgio Gaber - Il guarito
- 75
Giorgio Gaber - Il mestiere del padre
- 76
Giorgio Gaber - Il Narciso
- 77
Giorgio Gaber - Il Signor G Incontra Un Albero
- 78
Giorgio Gaber - Il Signor G Sul Ponte
- 79
Giorgio Gaber - Il sogno di Marx
- 80
Giorgio Gaber - Il sosia
- 81
Giorgio Gaber - Il tempo quanto tempo
- 82
Giorgio Gaber - Il tutto è falso
- 83
Giorgio Gaber - Introduzione
- 84
Giorgio Gaber - Io e le cose 2
- 85
Giorgio Gaber - Io se fossi Dio
- 86
Giorgio Gaber - Ipotesi per una Maria
- 87
Giorgio Gaber - Isteria amica mia
- 88
Giorgio Gaber - L´attesa
- 89
Giorgio Gaber - L'abitudine
- 90
Giorgio Gaber - L'amico
- 91
Giorgio Gaber - L'elastico
- 92
Giorgio Gaber - L'impotenza
- 93
Giorgio Gaber - L'ingranaggio (prima parte)
- 94
Giorgio Gaber - L'ingranaggio (seconda parte)
- 95
Giorgio Gaber - L'uomo che sto seguendo
- 96
Giorgio Gaber - L'uomo sfera
- 97
Giorgio Gaber - La ballata del Cerutti
- 98
Giorgio Gaber - La bugia
- 99
Giorgio Gaber - La chiesa si rinnova
- 100
Giorgio Gaber - La comune
- 101
Giorgio Gaber - La famiglia
- 102
Giorgio Gaber - La gente è di piú
- 103
Giorgio Gaber - La leggerezza ù
- 104
Giorgio Gaber - La mani
- 105
Giorgio Gaber - La Marcia dei colitici
- 106
Giorgio Gaber - La massa
- 107
Giorgio Gaber - La nave
- 108
Giorgio Gaber - La parola io
- 109
Giorgio Gaber - La peste
- 110
Giorgio Gaber - La presa del potere
- 111
Giorgio Gaber - La ragnatela
- 112
Giorgio Gaber - La razza in estinzione
- 113
Giorgio Gaber - La realtà è un eccello
- 114
Giorgio Gaber - La smorfia
- 115
Giorgio Gaber - La solitudine
- 116
Giorgio Gaber - La strana famiglia
- 117
Giorgio Gaber - Latte 70
- 118
Giorgio Gaber - Le elezioni
- 119
Giorgio Gaber - Lo shampoo
- 120
Giorgio Gaber - Mi fa male il mondo (Iª parte)
- 121
Giorgio Gaber - Noci di cocco
- 122
Giorgio Gaber - Non arrossire
- 123
Giorgio Gaber - Non è piú il momento
- 124
Giorgio Gaber - Oh madonnina dei dolori
- 125
Giorgio Gaber - Ora che non son piú innamorato
- 126
Giorgio Gaber - Pressione bassa
- 127
Giorgio Gaber - Prima Ricorrenza: Il Signor G Nasce
- 128
Giorgio Gaber - Quadro Effetto Giorno
- 129
Giorgio Gaber - Quando È Moda È Moda
- 130
Giorgio Gaber - Quando lo vedi anche
- 131
Giorgio Gaber - Quando sarò capace d'amare
- 132
Giorgio Gaber - Quello che perde i pezzi
- 133
Giorgio Gaber - Ritratto dello zio
- 134
Giorgio Gaber - Seconda Ricorrenza: Il Signor G Muore
- 135
Giorgio Gaber - Si può
- 136
Giorgio Gaber - Un alibi
- 137
Giorgio Gaber - Un gesto naturale
- 138
Giorgio Gaber - Un'emozione
- 139
Giorgio Gaber - Una donna
- 140
Giorgio Gaber - Una Storia Normale: Il Signor G E L'amore
- 141
Giorgio Gaber - Verso il terzo millennio
- 142
Giorgio Gaber - Vola Vola: Il Signor G E Le Stagioni
Il sosia
Giorgio Gaber
poi le grandi scale
e c'era il vento
e gli alberi di mele.
Si fece notte
e un uomo della mia statura e della mia presenza
mi conduceva in un'insenatura
che a un certo punto diventava la mia stanza.
Lì c'era tutta la mia vita
che per la prima volta mi si rivelava
e c'era un grande specchio
che indifferente mi duplicava.
L'uomo della mia statura e della mia presenza
forse troppo familiare
forse troppo somigliante
mi stava accanto e non faceva niente.
Mi giunse la sua voce
che assomigliava un po' alla mia
ormai era più ingrata e senza sfumature
con certe fastidiose intonazioni
che sento a volte nelle mie registrazioni.
Ma più che altro
mi spaventò il suo volto
tremendamente uguale al mio
non ebbi più alcun dubbio
quell'uomo ero senz'altro io.
E allora io mi vidi
così brutto e scoperto
che fui preso dal terrore
e mi scoppiava il cuore
come fosse un infarto.
E lui rideva
e poi sputava l'aria
con una calcolata cattiveria,
e quella smorfia era la mia copia speculare
così imbruttita e repellente
da fare orrore.
Odio il tuo viso che è la mia caricatura
odio la tua voce che è la mia scimmiottatura
odio l'arroganza della tua idiozia
odio la tua stupida parola che è la mia.
Ma lui restava immobile a guardare
poi prese a parlare esageratamente adagio
mi disse che era logico e normale
che in quella notte di casuale sortilegio
aveva avuto il privilegio
di conoscere il male.
Fuori non c'era più il cortile
né le grandi scale
e nemmeno il vento
né gli alberi di mele.
Era come un sogno che svapora
che quando lo racconti
non riesci neanche a ricordarti.
Fuori mi aspettavano altri sogni
altri infarti.