A Bologna i portici tengono in piedi le case ami i reumatismi e le artriti di braccia operaie fingono di essere sordi e di non sapere chi sta prendendo la città a calci nel sedere titoli a caratteri più cubitali di ieri a piccole dosi ci si rende immuni ai veleni anche all'odore di cavoli del vicinato sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato con i sonnambuli sul cornicione fra telecamere antintrusione a ritmo dei semafori io resto immobile chiudendo gli occhi per riaprirli altrove riaprirli altrove A Bologna è comodo avere poteri speciali per schivare le armi da taglio e la merda dei cani nei parapiglia le facce di film di James Bronson sembra Marsiglia soltanto che quì non c'è il porto la metamorfosi spaventa come chitarre elettriche col distorsore le orecchie dei nostalgici delle cariatidi e di chi nasce già conservatore vecchio nel cuore siamo le cavie di nuovi divieti abbiamo esaurito i passaggi segreti cavalli da giostra fermati apposta coi bambini ancora sù non ci son angeli sul cornicione ma telecamere antintrusione a ritmo dei semafori io resto immobile chiudendo gli occhi per riaprirli altrove al centro esatto di piazza Maggiore con leggerezza da pattinatore Bologna adesso voltati mi fai commuovere lo sai che esagero con le parole.